La voce parlata

Photo by Darius Bashar on Unsplash

La voce parlata: non se parla mai.
La voce parlata è importante e può farti raggiungere molti traguardi. Io non ho mai avuto problemi a parlare in pubblico, ricordo che alla scuola primaria, la maestra mi sceglieva sempre come presentatrice dei saggi finali. Poi però, andando avanti negli anni, mi sono accorta che la mia voce non era più efficace come una volta: mi sono perciò rivolta al foniatra. La mia foniatra di fiducia, la Dottoressa Silvia Magnani (QUI puoi avere più informazioni su di Lei e sulla sua Associazione Nuova Artec) mi ha aiutata a prendermi cura della mia voce e mi ha fatto conoscere la mia logopedista del cuore Fabiana Nisoli (eccola QUI!) che mi ha insegnato ad essere efficiente in tutte le mie situazioni lavorative. Senza di loro non sarei la persona che sono e ogni giorno le ringrazio per avermi dato la possibilità di ascoltare al meglio il mio corpo e la mia voce per essere sempre al top in ogni situazione lavorativa (durante la giornata parlo circa 8/9 ore!!!).

Facciamo un po’ di chiarezza

Ti ho appena parlato di due figure professionali che trattano di voce parlata. Chi sono foniatra e logopedista?
La foniatria è quella branca della medicina che si occupa dello studio e della cura dei disturbi della voce, del linguaggio e della comunicazione.
Tra le patologie trattate dal foniatra vi sono ad esempio: afasie, disfonie, disfemie, disturbi del linguaggio primari e secondari, problemi di deglutizione e di fonetica, dislalia, ma anche disturbi della comunicazione scritta (disgrafia). (Fonte Dottori.it)
Se hai disturbi alla voce, il foniatra è il medico che fa la diagnosi e se c’è necessità ti indirizza ad un logopedista.
La logopedia (dalle parole greche logos “discorso” e paideia “educazione”) si occupa dello studio, della prevenzione, della valutazione e della cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi connessi (relativi, ad esempio, alla memoria e all’apprendimento). (Fonte Wikipedia)
Il logopedista è il terapista che ti accompagna nel viaggio di ascolto e percezione della tua voce, mette a fuoco le abitudini scorrette che hai e ti aiuta a correggerle.

Quando rivolgersi al professionista

Se sei un performer o utilizzi la voce per lavoro, sarebbe bene farsi controllare periodicamente, anche se non ci sono veri e propri disturbi (come fai la revisione alla macchina, dovresti farla anche alle tue corde vocali!), ma sicuramente posso consigliarti di rivolgerti al foniatra se senti un disturbo: voce abbassata, fatica vocale ecc. ecc.
Puoi però, utilizzare alcuni consigli per prenderti cura della tua voce in autonomia.

Cosa puoi fare per te stesso

Parlare e cantare in un range di altezze adatto al proprio strumento vocale è il primo consiglio che voglio darti: è compito importante, per il performer vocale, identificare il range più naturale e confacente, sia in termini di estensione che di tessitura.
Curare le allergie respiratorie (se ne hai) e frequentare ambienti sani è altrettanto importante: può farti evitare flogosi. Anche idratarsi e bere la giusta quantità di acqua contribuisce a prendersi cura del proprio apparato fonatorio.
Molti problemi vocali sono correlati a improprio uso della voce e/o stress psicofisico. Il fatto di ignorare la stanchezza provoca, dopo alcuni giorni, fonoastenia e se non considerata come tale, può portare a danni più gravi: un buon riscaldamento vocale ti può aiutare, e QUI puoi trovare qualcosa che fa al caso tuo.



page3image20612800
page2image20797440

La voce parlata è preziosa

Ricorda sempre che la voce parlata è il tuo biglietto da visita nel mondo e soprattutto se la utilizzi per lavoro, ha bisogno di essere ascoltata e curata.

Prendersi cura della propria voce significa prendersi cura di se stessi.

Il mio percorso online LA VOCE EUFONICA, basa le sue fondamenta sulla cura di se stessi, se vuoi saperne di più clicca qui sotto: si salpa tra poco!

  • Le parole chiave della pedagogia pt.2
    Le parole chiave della pedagogia pt.2: oggi voglio parlarti di contesto, globale, multidimensionale e complesso. (Se ti sei perso la prima parte, puoi sempre leggerla QUI).A cosa si riferiscono? Al sapere. La principale problematica è che il nostro sapere sta diventando via via sempre più disgiunto, frazionato, compartimentato, mentre i problemi e la realtà sono…
  • Pensieri lenti e veloci sulla pedagogia
    Pensieri lenti e veloci sulla pedagogia: così ho voluto intitolare questo nuovo blogpost che dirà cose un po’ scomode.Ultimamente sono mossa da pensieri che vanno e vengono e che mi turbano, sarà il momento storico che stiamo vivendo, sarà la modalità di insegnamento che stiamo sperimentando, ma ho bisogno di sputare il rospo. Testa ben…
  • Le parole chiave della pedagogia
      Le parole chiave della pedagogia sono state la base del mio esame di Epistemologia, di cui ti ho parlato nel mio blogpost di Navigare nella Pedagogia, che puoi leggere QUI.Oggi voglio presentarti le prime quattro che mi hanno portata a fare delle considerazioni sul mio lavoro da insegnante di musica: conoscenza, emozioni, affettività, razionalità.Quanto…
  • Navigare nella pedagogia
    Navigare nella pedagogia è il mio nuovo progetto e voglio parlarti oggi di come è nato.Sono tornata sui libri dopo alcuni anni: diciamo che non ho mai smesso di starci, ma lo scorso Settembre ho iniziato il mio percorso universitario iscrivendomi alla Magistrale in Scienze Pedagogiche. Ho cominciato con l’ansia di una bambina che si…
  • La voce parlata
    Photo by Darius Bashar on Unsplash La voce parlata: non se parla mai. La voce parlata è importante e può farti raggiungere molti traguardi. Io non ho mai avuto problemi a parlare in pubblico, ricordo che alla scuola primaria, la maestra mi sceglieva sempre come presentatrice dei saggi finali. Poi però, andando avanti negli anni,…

Claire K

Back to top