Percorso di musica e canto in gravidanza
«Le donne incinte non dovrebbero leggere libri che trattano di gravidanza e parto. Dovrebbero, piuttosto, guardare la luna e cantare al loro bimbo in grembo». (Michel Odent)
Il percorso mira ad avviare la prima forma di dialogo tra bebè e mamma attraverso la voce, la musica, il respiro ed il ritmo dondolante della mamma cullante. Tale pratica, può essere seguita a partire dal terzo mese di gravidanza, quando il feto comincia a discriminare tutte le informazioni che riceve ed in particolare a riconoscere i suoni.
Il lavoro in gruppo sul corpo e sul respiro finalizzato al canto costituisce, per le donne in gravidanza, un’occasione di fare esperienze di grande rilevanza rispetto alla gravidanza, al parto e alla nascita del bambino. Per emettere la propria voce e farla risuonare nel corpo è importante lavorare sul peso del proprio corpo, sull’appoggio e sul respiro; tutti temi di grande valore simbolico rispetto all’esperienza del parto. Inoltre, il cantare porta in sé la domanda implicita “per chi?”.
Il percorso “In attesa…Canto!” mira soprattutto al benessere della madre e del bambino, anche perché esiste una continuità uditiva tra percezione fetale e neonatale: le voci, i canti e le musiche ascoltate durante la gravidanza possono essere ricordate e indurre uno stato di calma anche nella fase neonatale. Il canto, pertanto, è un’attività di accudimento materno che può intervenire in momenti ed esperienze di sviluppo relazionale nella coppia madre-bambino per un miglior funzionamento del tutto, esercitando un’azione diretta o indiretta su molti sistemi del Sé del bambino, agendo sul funzionamento generale dello stesso ed in particolare, stimolandone i processi comunicativi, per le numerose frequenze che comporta.
QUANTO DURA?
Il percorso si articola in 10 incontri da 45 minuti l’uno, dove le future mamme potranno sperimentare il respiro, il suono, e impareranno piccoli canti da riprodurre al proprio bimbo a casa. Il canto della madre diventa un linguaggio segreto fatto di timbri, accenti, vibrazioni. Porta con sé stati d’animo, intenzioni e informazioni, veicola nutrimento emozionale, arricchendo la relazione madre/figlio di un prezioso strumento comunicativo cui poter ricorrere per lungo tempo. Non serve nessun tipo di esperienza pregressa, anzi chi si sentirà poco intonato avrà modo di fare una bellissima esperienza e scoprire la propria voce!
Ovviamente c’è sempre la possibilità di costruire percorsi individuali o di coppia ad hoc, con durate anche più brevi.
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