Presenza sul palco: quanto conta? Il palco è una parte importante della mia vita e in questo momento particolare della vita, ne sento moltissimo la mancanza.
Trovo che il palco mi dia la carica giusta per affrontare la quotidianità del mio lavoro e il mio modo di starci sopra, influenza la mia voce.
Cosa succede quando sto sul palco?
Sicuramente ti sarai trovato sul palco almeno una volta nella tua vita: sfido chiunque a non aver partecipato almeno ad una recita scolastica da bambino! Ecco, anche lì, da piccolo, sul palco, ti sei comportato in maniera diversa dai tuoi amici: potresti essere scappato dietro le quinte oppure aver preso in mano il microfono (e la situazione) a soli cinque anni.
Il mio primo palco l’ho calcato a tre anni: i miei genitori mi hanno portato ai provini di Piccoli Fans, un programma in onda in TV in quel periodo.
Come prima volta è stata un disastro: presa dalla paura, sono scappata lungo il corridoio degli studi televisivi, per poi essere rincorsa da uno del mestiere, che gentilmente mi ha riportata dai miei genitori. Ho rifatto la stessa scenetta anche il primo giorno di scuola primaria: mi sono data alla fuga. Avevo troppa paura.
La gente ti guarda e ti ascolta e ciò instaura in ognuno di noi un meccanismo diverso, che si può migliorare con l’esercizio e tanta gavetta.
La svolta: quando il palco è diventato mio amico
La parola chiave è stata carisma. Quello che differenzia il tuo stare sul palco è il carisma. Come avere carisma? Da adolescente, nei primi concerti con la mia band rock-metal-pop (e chi più ne ha, più ne metta), il carisma derivava dalla carica di stare sul palco con gli amici e da un po’ di incoscienza.
Negli anni successivi ho maturato esperienza, ho cambiato band e ho consolidato il mio modo di stare sul palco: il carisma deriva dall’esserci, nel profondo, nel qui e ora.
Una calda giornata estiva, in quel di Milano, durante una delle mie lezioni di canto da allieva, il mio Maestro mi ha mostrato un video di Elisa (colpendo nel segno, è la mia cantante preferita n.d.r.) con la sua performance in tv di Dancing, uno dei suoi brani più difficili tecnicamente.
Vorrei che lo guardassi, prima di continuare:
Potresti non aver notato nulla al momento, ma se lo riguardi bene Elisa cambia espressione del viso nel momento in cui comincia a cantare.
Ecco il carisma: l’esserci nel qui e ora. Essere presenti sul palco con tutta l’emozione e la capacità di canalizzare le proprie emozioni in atteggiamento positivo.
Il suo modo di stare sul palco, influenza senza dubbio la sua voce: essa esce libera da costrizioni, senza preoccuparsi di nulla. Canta.
Come posso migliorare la mia presenza sul palco?
Abbiamo capito che palco è una qualsiasi situazione in cui mi trovo a dover performare (un discorso, una canzone, una poesia..) davanti ad un pubblico (i miei allievi, gli amici del bar, gli spettatori paganti).
Come posso contribuire a far fluire la mia voce libera?
Queste sono alcune delle cose che io faccio prima di salire sul palco:
- Esercizi di auto-posturalizzazione, in modo da poter sempre essere attiva e pronta, ma non tesa, a livello muscolare (se non sai di cosa parlo, clicca qui!);
- Esercizi di respirazione, che mi calmano e allo stesso tempo mi allenano per la performance (te ne parlo qui!);
- Bevo acqua, così da essere sempre idratata e non dover bere continuamente mentre sono sul palco;
- Ripeto mentalmente il mio programma (il testo che devo leggere, la scaletta delle canzoni, la lezione che devo proporre) in modo da arrivare preparata una volta uscita dalla dietro le quinte;
- Non mi guardo mai indietro: non penso alla lista della spesa che farò più tardi e non guardo tra il pubblico se ci sono i miei genitori. Sto nel qui e ora e mi godo l’emozionante momento da palcoscenico.
Hai mai fatto una di queste cose? Che rituali hai prima di una performance? Quanto la tua emotività influenza la tua voce quando parli o canti in pubblico? Se vuoi approfondire questo discorso, puoi farlo scoprendo il mio percorso LA VOCE EUFONICA.
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